|
|
||||||
|
Oggi, poi, una serie di satelliti osservano il Sole in continuazione raccogliendo dati in tutte le zone dello spettro elettromagnetico, dalla luce visibile all'ultravioletto ai raggi X. I più importanti sono: SOHO (Solar and Heliospheric Observatory: http://sohowww.nascom.nasa.gov/), sviluppato congiuntamente da NASA e ESA (European Space Agency). I suoi dodici strumenti raccolgono di continuo informazioni sulla struttura del Sole, sulla corona e sulle particelle cariche emesse che formano il cosiddetto vento solare. YOHKOH (http://www.solar.isas.ac.jp/english/index.html), satellite giapponese per l'osservazione del Sole in raggi X e gamma.
Jay Pasachoff, professore di Astronomia e direttore dell'Hopkins Observatory
al Williams College (Williamstown, Massachusetts, USA) è un veterano
di questo tipo di spedizioni, ne ha al suo attivo più di venti.
Egli sostiene che l'osservazione da terra fornisce innanzitutto un'eccellente
metodo per calibrare gli strumenti dei satelliti, ma soprattutto che caricare
strumenti su un satellite è un'operazione complessa e costosa,
con ovvi limiti di dimensioni e di peso e che richiede lunghe prove per
garantire il perfetto funzionamento nello spazio. Se si vogliono provare
nuovi apparati o nuove idee, la spedizione terrestre è ancora il
mezzo più efficace ed economico. Pasachoff e il suo gruppo sono
già pronti a partire per l'Europa centrale con le loro 4 o 5 tonnellate
di apparecchiature. |
||||||
Ma quali sono le
osservazioni previste e che risultati ci si aspetta di ottenere? Ecco, raccolte
da varie fonti, le proposte più importanti:
A queste osservazioni si aggiungeranno quelle fatte dai satelliti e dagli aeroplani. Ovviamente più osservazioni si raccolgono, maggiori sono le garanzie di ottenere spiegazioni valide per i fenomeni studiati; nascono allora programmi di cooperazione internazionale come TECONet 99 (Trans-European Coronal Observing Network: http://joso.oat.ts.astro.it/htm/WG7-Home.htm) dell'europea Joint Organization for Solar Observations (JOSO). L'invito è rivolto a tutti gli astronomi
e i dilettanti "esperti"; il programma prevede l'osservazione polarimetrica
della luce della corona solare. I campi magnetici responsabili della struttura
della corona, hanno, come primo effetto, quello di variare la polarizzazione
della luce emessa. L'obiettivo è quindi quello di studiare la struttura
della corona e la sua evoluzione nel tempo confrontando osservazioni fatte
in luoghi diversi a tempi diversi lungo la fascia di totalità dell'eclissi
dell'11 agosto. |
||||||
Rodolfo Baggio
- 1999