Miti
e leggende
Che cos'è poi un
mito?
Platone, nella Repubblica,
lo definisce: "racconto intorno a dei, esseri divini, eroi e discese nell'aldilà",
racconto di avvenimenti che non devono essere dimostrati e le cui fonti sono
totalmente incerte. Anche oggi, il senso è lo stesso, pur essendosi
esteso ad indicare racconti esagerati, amplificazioni della realtà,
immagini che non trovano rispondenza nei fatti.
Ma torniamo al significato
"classico".
Il mito è una storia sacra, riguarda i poteri che regolano il
mondo e le relazioni fra questi poteri e i comuni mortali.
Il legame con le concezioni e le credenze religiose è fortissimo. Tutte
le culture hanno usato il racconto mitologico per dare un quadro coerente
di precetti, credenze e tabù attraverso narrazioni "logiche" fatte
in un linguaggio comprensibile da chiunque e non solo dagli iniziati o dagli
addetti ai lavori. Attraverso il racconto mitologico si cerca di spiegare
concetti altrimenti misteriosi per la maggior parte delle persone. Eppure
il mito spesso nasconde, o meglio, sottintende verità spirituali, filosofiche
o sociali che con questo linguaggio si comunicano e si tramandano.
Secondo alcuni studiosi,
benché di origine e funzione religiosa, i miti sono forse la più
antica forma di trasmissione del pensiero storico, filosofico e, soprattutto,
scientifico in epoche in cui i media non erano certo quelli che abbiamo a
disposizione oggi
Questa è, ad esempio, la tesi centrale del Mulino di Amleto di Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend. Per gli autori il mito è,
a tutti gli effetti, un linguaggio tecnico, come quello della fisica o dell'informatica
contemporanee, con il quale vengono descritti gli eventi astronomici noti
alle culture preletterate.
L'idea può essere spegata in questo modo: supponiamo che si racconti
la storia di due uomini che fanno un lungo viaggio e si incontrano sulla riva
di un fiume, se i due personaggi sono associati a due dei e ai pianeti che
corrispondono loro, abbiamo descritto la congiunzione di due pianeti con la
Via Lattea.
La bellezza dell'uso del mito per tramandare conoscenze complesse è
che si possono usare persone incolte per diffondere l'informazione.
"Il merito principale
di questo linguaggio è risultato essere la sua intrinseca ambiguità.
Il mito può essere usato come veicolo per trasmettere conoscenze
concrete indipendentemente dal grado di consapevolezza delle persone che
concretamente narrano le storie, le favole o altro. Nei tempi antichi,
inoltre, esso permetteva ai membri del "brain trust" arcaico di "parlare
di lavoro" senza curarsi della presenza dei non addetti: il pericolo di
lasciar trapelare qualcosa era praticamente nullo."
Molte delle storie narrate
sono comuni a culture e popoli lontani fra di loro, nel tempo e nello spazio;
in questo modo possiamo avere un rendiconto accurato di eventi celesti, trasmessi
mitologicamente, anche senza avere una conoscenza completa delle lingue di
queste culture.
I miti della creazione, del diluvio, dei viaggi e degli incontri di dei ed
eroi si ritrovano, con piccole ed insignificanti variazioni nelle storie raccontate
dai babilonesi, dagli egizi, ma anche dalle tribù americane o dagli
antichi abitanti della Polinesia o delle altre isole del Pacifico.
Forse non è un caso che Internet sia molto ricca di siti che si occupano
di mitologia, l'ancestrale sete di racconti fantastici è sempre molto
viva nell'uomo e la rete si è rapidamente affermata come uno degli
strumenti di comunicazione e diffusione più efficienti che si siano
visti dall'invenzione del signor Gutenberg ad oggi.
Tra tutti i siti dedicati
alla mitologia, l'Enciclopedia Mythica (http://www.pantheon.org/mythica/
) è sicuramente uno dei più completi ed è in continua
espansione.
Organizzato come un'enciclopedia, contiene più di 5000 voci: dei, eroi,
animali leggendari, creature fatate e luoghi fantastici. All'antica Grecia
a Roma e all'Egitto sono riservate le sezioni più corpose, ma non vengono
tralasciate civiltà che hanno espresso religioni e credenze meno note,
come gli Etruschi, i Celti o i popoli originari di Haiti. I testi sono brevi
ma esaurienti e in più ci sono una galleria di immagini e una sezione
piena di curiosità come l'origine dei nomi dei mesi, dei giorni della
settimana e dei corpi celesti.
Le leggende
legate alle origini delle costellazioni o quelle sugli altri corpi celesti
sono riportate i molti dei siti di argomento astronomico, tra quelli ricchi
di pagine più specificamente legate al nostro tema si possono segnalare: The Nine Planets (http://hermes.astro.washington.edu/mirrors/nineplanets), The Constellations and their Stars (http://www.astro.wisc.edu/~dolan/constellations)
e Star Myths (www.cosmopolis.com/star-myths).
Altre liste generali,
ben costruite e organizzate sono Brandon's Mythology (http://members.tripod.com/~comonline/mythlogy.html
) e Myths and Legends (http://pubpages.unh.edu/~cbsiren/myth.html).
La prima contiene soprattutto riferimenti ai miti classici greci e romani,
la seconda copre diverse tradizioni culturali. L'enfasi è sull'Europa
e il vicino oriente, ma ci sono aree dedicate al medioevo, alle creature fantastiche
e perfino alla fantascienza.
Folklore and Mythology
Electronic Texts (http://www.pitt.edu/~dash/folktexts.html ), invece è
una sorta di biblioteca con rimandi a testi completi: libri, saggi, articoli
reperibili in rete sui racconti provenienti dall'Europa, dall'Asia, dall'Oceania
e dalle Americhe.
Oltre alle grandi liste e agli indici generali, ci si può rivolgere
a siti specializzati in argomenti, periodi storici o geografici particolari.
Classical Myth (http://web.uvic.ca/grs/bowman/myth/index.html), ad
esempio, contiene una vasta raccolta di immagini, testi e collegamenti a documenti,
per la maggior parte traduzioni di testi di Omero, Esiodo e Pausania sulla
mitologia greca. Oltre a ciò sono presenti brevi descrizioni sulla
storia e la cultura dell'antica Grecia.
Anche Greek Mythology (http://edweb.sdsu.edu/people/bdodge/scaffold/GG/greek_myth.html)
contiene ampie discussioni su dei dee ed eroi della tradizione greca classica
e confronti con la mitologia e le leggende romane.
Avvicinandosi a noi nel
tempo e spostandoci verso il nord Europa, possiamo consultare Germanic
Mythology (http://www.dickinson.edu/~eddyb/mythology/Cover_page.html),
che contiene una presentazione ipertestuale della mitologia germanica, con
i racconti sulla creazione e sulla fine del mondo, la cosmologia e gli dei
del Walhalla.
Le antiche saghe celtiche sono ben organizzate e descritte su Celtica (http://www.celtica.wales.com), mentre The Camelot Project (http://www.lib.rochester.edu/camelot/cphome.stm
) si occupa, con saggi, bibliografie e immagini della storia dei miti e della
letteratura su Camelot e Re Artù.
Se si espande poi l'interesse
verso altre forme di racconto fantastico, di origine mitologica, allora Mystery
of lost and forgotten histories (http://www.elore.com/elore10.html) può
fornire quelle storie di cui l'umanità pare essere così amante.
I più perplessi
o tutti coloro i quali volessero avere un riferimento ad una voce critica
su quanto è legato al mondo del mito in senso più generale,
possono leggere lo Skeptical Inquirer (http://www.csicop.org/si/),
rivista bimestrale del Centro per lo studio scientifico del paranormale.
L'edizione web offre numerosi
materiali di approfondimento degli articoli dell'edizione cartacea e dà
la possibilità di commentare gli argomenti trattati.
Spesso l'arte è
parte integrale del racconto mitologico. Scrittori e poeti hanno spesso dato
forma scritta ai racconti tramandati per tradizione orale, artisti di tutti
i tempi ne hanno prodotto forme visuali. La rappresentazione artistica, indipendentemente
dalla forma e dall'autore ci ha spesso offerto altri elementi utili alla comprensione
e all'interpretazione del mito.
Il Minneapolis Institute for the Arts (http://www.artsmia.org/mythology)
presenta sul web una serie di pagine che introducono le mitologie di diverse
culture attraverso l'uso di rappresentazioni artistiche.
Immagini provenienti da
varie parti del mondo e da diverse epoche sono accompagnate da discussioni,
sommari storici e descrizioni delle culture interessate.
Anche il nostro
tempo, tecnologicamente avanzato e permeato di razionalismo scientifico produce
miti e leggende.
Sono le cosiddette leggende metropolitane, storie che riguardano molti
aspetti della vita moderna, degli oggetti che usiamo, dei personaggi più
famosi.
Belle raccolte si trovano su The AFU and Urban Legends Archive (http://www.urbanlegends.com)
e Urban Legends Reference Pages (http://www.snopes.com).
La fonte principale sono
le aree di discussione che da molto tempo raccolgono storie, dicerie e leggende.
Ben organizzati e divisi nei vari argomenti, i siti propongono anche discussioni
e verifiche sulla veridicità o meno di quanto si racconta.
Antiche storie o moderne leggende, i miti affascinano e popoli di razze, culture
e epoche diversissime, forse perché, come dice de Santillana:
"Tanto per cominciare,
non esiste un sistema presentabile in termini analitici moderni: non c'è
una chiave né vi sono principi da cui dedurre una presentazione.
La struttura proviene da un tempo in cui non esistevano sistemi come li
intendiamo noi, e sarebbe scorretto cercarne uno: ben difficilmente sarebbe
potuto esistere presso popoli che affidavano tutte le loro idee alla memoria."
Business Congress, anno X, n. 4, apr, 1999, pagg. 8-10 |