Astronomia  Milan, Italy - 45°29'15" N - 9°12'45" E
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   Il primo catalogo di stelle del cielo sud
   Rodolfo Baggio

Trovarsi in un qualunque luogo a sud dell'equatore e uscire una sera a riveder le stelle dà ad un abitante del nord del mondo una sensazione molto strana di disorientamento. L'aspetto del cielo è irriconoscibile.

Anche se doveva essere abbastanza noto ai conquistatori arabi che verso la prima metà del XII secolo avevano occupato le coste africane, il cielo australe viene descritto nel mondo cristiano solo dai navigatori che nel XVI secolo avevano esplorato i mari a sud dell'equatore.

Dopo le scoperte e le esplorazioni geografiche di quel secolo, nella seconda metà del 1600 l'emergente potenza navale inglese aveva stabilito rotte regolari per i traffici mercantili con l'Oriente, soprattutto con l'India. E per la navigazione i marinai avevano sempre più bisogno di dati affidabili riguardo le posizioni delle stelle del "nuovo" emisfero.

Fino ad allora la storia dell'Astronomia era stata la storia delle osservazioni del cielo boreale. I cataloghi e gli atlanti celesti a disposizione di navigatori e scienziati da Tolomeo in poi erano stati limitati dalla possibilità di studiare il cielo meridionale da latitudini settentrionali: le stelle riportate arrivavano al massimo a declinazioni dell'ordine di -50°.

L'unico tentativo era stato quello di Jakob Bartsch; egli aveva raccolto le descrizioni di Vespucci, Corsali ed altri navigatori del XVI secolo. Le posizioni da lui calcolate di 136 stelle del cielo Sud furono pubblicate da Keplero come appendice al catalogo derivato dalle osservazioni di Tycho Brahe, inserito alla fine delle Tabulae Rudolphinae del 1627. Il Planispherium di Bartsch conteneva però dati poco accurati, soprattutto se confrontati con l'incredibile precisione di Tycho, di utilità appena sufficiente per le necessità della navigazione, ma assolutamente non adatti alla sete di conoscenza degli astronomi dell'epoca.

Nel 1676, appena ventenne, Edmond Halley lasciava Oxford diretto all'isola di Sant'Elena, nell'Atlantico meridionale, per condurre un programma di osservazioni. Al suo rientro due anni dopo, Halley presentava il suo catalogo delle stelle australi e viene accolto come "fellow" della Royal Society.

Il Catalogus Stellarum Australium (pubblicato nel 1679) contiene le posizioni di 341 stelle, calcolate misurandone le distanze da stelle note di riferimento (presumibilmente prese dai dati di Tycho). Le costellazioni sono quelle introdotte da Bartsch, con l'eccezione di Robur Carolinum (inventata da Halley per dedicarla al suo sponsor il Re Carlo II), e molte di esse sono quelle che ancora oggi compaiono nelle carte del cielo australe. Le stelle sono identificate, secondo la tradizione che risale a Tolomeo, con un numero progressivo all'interno della costellazione e una descrizione che ne indica caratteristiche e posizione.

Per ognuna di esse vengono dati longitudine, latitudine (in gradi e primi) e magnitudine. La longitudine è misurata a partire dall'inizio del "segno" zodiacale cui la stella appartiene.

La tabella riporta le stelle più brillanti del catalogo insieme con l'identificazione attuale fatta sulla base dello Yale Bright Star Catalog (YBSC, da cui sono riportati numero, nome, magnitudine, longitudine e latitudine, ascensione retta e declinazione per l'equinozio 2000.0)

Stella

Costell

Long (1677)

Lat (1677)

Mag (Halley)

YBSC

Nome

Mag (YBSC)

Lon (J2000.0)

Lat (J2000.0)

AR (J2000.0)

Dec (J2000.0)

9

SCO

245°13'

-4°27'

1

6134

Alp SCO

0.96

249°46'

-4°34'

16h29m24.4s

-26°25'55''

28

ERI

340°31'

-59°18.5'

1

472

Alp ERI

0.46

345°19'

-59°23'

1h37m42.9s

-57°14'12''

1

PSA

329°17.5'

-21°3'

1

8728

Alp PSA

1.16

333°52'

-21°8'

22h57m39.1s

-29°37'20''

41

ARG

100°32'

-75°48.5'

1

2326

Alp CAR

-0.72

104°58'

-75°49'

6h23m57.1s

-52°41'45''

33

CEN

235°25'

-42°23'

1

5459

Alp1 CEN

-0.01

239°29'

-42°36'

14h39m35.9s

-60°50'7''

12

ARG

134°4.5'

-58°19.5'

2

3165

Zet PUP

2.25

138°33'

-58°21'

8h3m35.1s

-40°0'12''

22

ARG

156°40'

-55°52.5'

2

3634

Lam VEL

2.21

161°11'

-55°52'

9h7m59.8s

-43°25'57''

25

ARG

142°50.5'

-64°26.5'

2

3207

Gam2 VEL

1.78

147°21'

-64°28'

8h9m32s

-47°20'12''

26

ARG

168°34.5'

-72°40'

2

3307

Eps CAR

1.86

173°8'

-72°41'

8h22m30.8s

-59°30'35''

28

ARG

164°22'

-67°11.5'

2

3485

Del VEL

1.96

168°57'

-67°12'

8h44m42.2s

-54°42'30''

33

ARG

180°48'

-67°6.5'

2

3699

Iot CAR

2.25

185°20'

-67°7'

9h17m5.4s

-59°16'31''

1

ROB.CAR

207°25'

-72°15.5'

2

3685

Bet CAR

1.68

211°58'

-72°14'

9h13m12s

-69°43'2''

29

CEN

212°16.5'

-47°41.5'

2

4763

Gam CRU

1.63

216°44'

-47°50'

12h31m9.9s

-57°6'48''

30

CEN

217°26'

-52°45'

2

4730

Alp1 CRU

1.33

221°52'

-52°53'

12h26m35.9s

-63°5'57''

32

CEN

217°12'

-48°29.5'

2

4853

Bet CRU

1.25

221°39'

-48°38'

12h47m43.2s

-59°41'19''

34

CEN

228°18.5'

-44°0'

2

5267

Bet CEN

0.61

233°47'

-44°8'

14h3m49.4s

-60°22'23''

9

GRU

311°20'

-32°47'

2

8425

Alp GRU

1.74

315°55'

-32°55'

22h8m14s

-46°57'40''

10

GRU

317°41'

-35°20'

2

8636

Bet GRU

2.10

322°20'

-35°26'

22h42m40.1s

-46°53'5''

1

PHE

340°51'

-40°33'

2

99

Alp PHE

2.39

345°29'

-40°38'

0h26m17s

-42°18'22''

1

PAV

289°18.5'

-36°6.5'

2

7790

Alp PAV

1.94

293°49'

-36°16'

20h25m38.9s

-56°44'6''

L'intero catalogo con i dati di identificazione è scaricabile in formato .CSV.

Il catalogo è ripreso dalla Memoria di Francis Baily, "The Catalogues of Ptolemy, Ulugh Beigh, Tycho Brahe, Halley, and Hevelius." (Memoirs of the Royal Astronomical Society of London, XIII, 1843). Questo lavoro, praticamente introvabile in Italia, ci è stato procurato dal Dr. Peter Hingley, Librarian della Royal Astronomical Society, Londra, che ringraziamo vivamente per la collaborazione.

Lo Yale Bright Star Catalog (9110 stelle più brillanti di magnitudine 6.5) è disponibile in rete presso l'Astronomical Data Center - NASA, all'indirizzo: http://adc.gsfc.nasa.gov/adc-cgi/cat.pl?/catalogs/5/5050/ .

(vai alla biografia di Halley)

 


R. Baggio - Last update: November 2001

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